Il Volo dell’Aquila è una leggenda popolare indiana, che parla del rinnovamento, del cambiamento e dello spirito di adattamento, qualità indispensabili per affrontare nel migliore dei modi la vita quotidiana con le sue mille vicissitudini e con gli ostacoli che a volte ci si presentano dinnanzi.
Si racconta che l’aquila viva fino a 70 anni, ma perché ciò accada, intorno ai 40 anni, deve prendere una decisione seria e difficile.
A questa età i suoi artigli sono lunghi e flessibili, e non riescono più ad afferrare le prede di cui si nutre. Il suo becco, allungato ed appuntito, si incurva. Le ali, invecchiate ed appesantite dalle penne assai ingrossate, puntano contro il petto. Volare è ormai difficile.
Ora l’aquila ha solo due alternative: o si lascia morire, o affronta un doloroso processo di rinnovamento, lungo ben 150 giorni.
Volerà allora in cima ad una montagna, si ritirerà su un nido inaccessibile, addossato ad una parete rocciosa, un luogo da cui potrà fare ritorno con un volo piano e sicuro.
Trovato questo luogo, l’aquila comincerà a sbattere il becco sulla parete fino a staccarlo, affrontando con coraggio il dolore di tale operazione.
Passate alcune settimane, le ricrescerà un nuovo becco. Con questo, strapperà uno ad uno, incurante del dolore, i vecchi artigli. Quando ricresceranno i nuovi artigli, con questi e con il becco, strapperà dal suo corpo tutte le penne, una ad una.
Quando rinasceranno le nuove penne essa, nuova aquila rinata, si lancerà sicura nel volo di rinnovamento e ricomincerà a vivere per altri trent’anni.
(dal web)
Il Volo dell’Aquila è una di quelle storie che ispirano, che ci spronano a dare il meglio di noi. Quali sensazioni o riflessioni ha suscitato in te? Hai avuto nel corso della tua vita dei momenti di disorientamento in cui ti sei sentito/a come ad un bivio? Se ti va, puoi condividere la tua esperienza di vita lasciandoci un commento qui sotto.
Adoro questo racconto, porta a riflettere sulla propria vita, le proprie scelte, quest’ultime, a volte, avvengono dopo un momento o un periodo difficile
Come l’aquila, quando era arrivata quella che si pensava fosse la fine, lei con sofferenza lo ha trasformato in un inizio
Perché alla fine di qualcosa c’è sempre l’inizio di tutto.
Ora la chiamano Resilienza, qualcosa che nella mia vita ho conosciuto e utilizzato costantemente, magari con meno dolore fisico ma molto più dolore interiore
Sarò come l’Aquila del Cambiamento
per vivere dei prossimi vent’anni
ogni consapevole momento.
Mi devo preparare a vivere l’anno prossimo (2018) il 6° cambiamento significativo nella mia vita.
Sarò un pensionato di 70 anni e le mie penne (la mia pelle) cambieranno per un nuovo importante
periodo della mia vita. Qualsiasi cosa io decida di fare è importante che io la viva
come mio piccolo significativo contributo alla società. Che sia un poco di più di
quello che penso di poter dare.
Ciao Claudio! Grazie per aver lasciato un tuo commento e complimenti per l’atteggiamento positivo con cui ti stai preparando ad affrontare quest’altra importante tappa di vita! Auguroni per tutto!
Complimenti!!
Queste leggende Indiane, hanno un sapore ed un invito al coraggio.